Terrina di vegetali invernali
Tanti buoni vegetali che così preparati diventano piacevoli sia per la vista sia per il palato! In più, due idee per una tavola country chic.
Buongiorno! E grazie di essere qui, di leggermi e seguirmi. Siete davvero tanti ad aprire puntualmente la mia lettera ed è cosa che mi riempie il cuore. Poter condividere un pezzo di me, della mia cucina, del mio mondo è cosa meravigliosa!!! Sapere che (forse) accenderai il forno e preparerai questo piatto mi dà gioia!!!
Come stai?
Io super attiva - ma non è una novità - e soprattutto contenta di essere riuscita a fare le tante cose che avevo programmato e le altre aggiunte in corso d’opera. Oggi, finalmente, la possibilità di ultimare questa newsletter.
Ti scrivo dall’adorata Sicilia, sono a Marsala, venuta per la presentazione del mio libro Appunti d’Inverno, quella di venerdì è stata la serata perfetta per parlare di ricette comfort, ma anche di festività, organizzazione, addobbi. D’improvviso, l’altro ieri, è arrivato un gran vento e poi la pioggia, e un bel freddo. Il giorno prima indossavo un paio di jeans con pullover; quello successivo, giaccone e cappello.
Anche martedì scorso, a Roseto degli Abruzzi, la mia presentazione all’università della terza età, dove ho parlato di Natale, tra ricette e tavole, è stata proprio nel giorno in cui era arrivato il vento freddo che ha portato anche la prima neve sui monti.
Puoi immaginare che per prepararmi a queste presentazioni non ho fatto altro che ripercorrere, attraverso le immagini, le tante pietanze e tavole apparecchiate negli anni. Quando mi sono spuntate le foto di questa terrina (scelta per il mio libro Appunti di Natale, uscito 5 anni fa, disponibile su Amazon) ho avuto voglia di riprovarlo e rifarlo per questa lettera.
Potrebbe sembrare una ricetta complicata ma non lo è affatto. Certo, richiede un poì di tempo per preparare i vegetali, affettati per bene, stesso spessore (lavoro che puoi fare anche il giorno prima). La cosa buona è che puoi anticiparti questo lavoro, già dal giorno prima. Ti sarà utile una mandolina, è uno strumento di cucina molto utile e se non ne hai una in casa ti consiglio l’acquisto ma, mi raccomando, presta molta attenzione perché ci si fa male facilmente. E se ti tagli sono dolori… Parola di chi lo ha sperimentato e da allora ha acquistato il guanto “salva dita”.
Per lo stampo, puoi usarne uno rettangolare, lungo, ma potrai optare anche per uno a ciambella. L’importante è controllare di avere il piatto di portata della giusta dimensione prima di decidere lo stampo.
10-12 foglie esterne di cavolo verza
350 g di barbabietole
350 g di patate bianche
350 g di zucca (tipo mantovana)
600 g di ricotta vaccina, scolata
6 uova
120 g di pecorino poco stagionato (o formaggio grana), grattugiato
sale
pepe
(Il peso è riferito agli ortaggi già puliti)
Stampo per terrina 30x12 cm
Scaldare il forno a 180°C.
Sbollentare le foglie di verza per 2-3 minuti, in acqua bollente salata. Scolarle e adagiarle su un telo o carta assorbente.
Affettare sottilmente tutte le verdure utilizzando una mandolina, e tenerle separate.
Passare al setaccio la ricotta (non. obbligatorio, ma sempre preferibile), unirvi le uova, e sbattere bene; aggiungere il formaggio grattugiato, salare e pepare. Mescolare.
Rivestire lo stampo con carta forno. Disporvi le foglie di verza, lasciandole debordare.
Mettere alla base dapprima la barbabietola, salare; distribuirvi qualche cucchiaio di composto di ricotta e proseguire con le verdure, a strati: patate, zucca; di nuovo patate, zucca sempre salate ed intervallate dal composto di ricotta. Completare con le ultime fette di barbabietola. Ripiegare verso l’interno le foglie di verza. Se necessario disporre altre foglie, già sbollentare.




Coprire con della carta forno, chiudere bene, sigillando con un foglio di alluminio e cuocere per 1 ora.
Fare riposare per 10 minuti, e capovolgere la terrina nel piatto di portata.
Se preparata con qualche ora di anticipo, può essere riscaldata a 100°C.
E per la tavola?
Trovo che questo genere di pietanza e i piatti vegetariani in generale, siano perfetti su una tavola rustica ma raffinata, country chic, si direbbe. Niente di meglio, una tovaglia scozzese, tartan. Spezzata con tovagliette colorate.
Qui, una tavola con tessuto tartan, placemat rosso scuro, in plexiglas, come i bicchieri da vino (azienda Mario Luca Giusti); piatti e bicchieri acqua in ceramica. giapponese.
Niente fiori, ma una bella composizione di vegetali. La Natura incanta con i suoi colori, sempre perfetti. Basta seguire il corso delle stagioni…
Un altro esempio di tavola con tessuto tartan? Ecco, è bastano uno scampolo preso a un banco del mercato (a Milano il lunedì’, piazza San Marco; giovedì’ Via Calvi; sabato via Fauchè), insieme a placemats con colore in contrasto (La Gallina Matta). I piatti sono Richard Ginori, linea catene, un disegno di Gio’ Ponti, mentre i bicchieri, in verro di Murano sono Geminiano Cozzi.
Nel piatto, un risotto con carciofi, la ricetta è sul libro Appunti d’Inverno. Ahimè ho dovuto mettere in stand-by l’ecommerce del sito ma se vuoi acquistare i libri (ottimo regalo di Natale!) scrivimi pure in privato.
Ultimo consiglio: se scarichi l’applicazione Substack potrai accedere al mio archivio e leggere tutte le newsletter, ne trovi circa 90!
Per tua comodità ecco il link.
Io ti auguro una buona domenica, spero ti possa negare un momento gioioso, un caffè in compagnia, un buon film, una lettura in tranquillità.
A presto
Francesca








