Pane ai semi misti
Non è un pane classico, non c'è lievito e non ci sono impasti elaborati. Ma è davvero buono, facilissimo. E in questo periodo assume un significato in più..
Buongiorno, ben ritrovati. Come state?
Spero tutto bene, anche se - pare sia cosa comune - in questo periodo di passaggio ci si sente più spossati e stanchi. E’ così anche per te?
Dai che gli alberi sono in fiore e se esci a fare una camminata all’aria aperta trovi gratuitamente il beneficio della Natura che è sempre capace di rimetterci al centro, anche quando ci siamo spostati.
È un momento di passaggio che sappiamo che ci porterà a una rinascita. Proprio come avviene in Natura.
È un passaggio che per i cristiani coincide con la festa di Pasqua.
Guarda caso, tra i simboli del periodo oltre alle uova, alle primizie, ci sono i semi, lo sai? Pensa alla pastiera napoletana, ricca di grano. Ti sei mai chiesto perché si prepara proprio in questo periodo?
Un po’ in tutta l’area mediterranea tra marzo e aprile, nell’antichità, si facevano feste per santificare il risveglio della natura. Celebrando la morte e la resurrezione delle divinità che simboleggiavano il ciclo stagionale delle piante, soprattutto del frumento, che alterna una fase di morte, la semina, e una di rinascita, con la fioritura nella bella stagione.
Le donne facevano crescere del grano in piccoli vasi tenuti al buio, nei santuari.
Ancora oggi abbiamo tracce di queste tradizioni millenarie. Sopratutto nel centro-sud Italia il mercoledì santo si offrono chicchi di grano sull’altare. E il giovedì santo si adornano gli altari con piantine di grano e altri arbusti fioriti.
Giorni in cui, nell’antichità, era assolutamente vietato macinare il frumento perché sarebbe stato come macinare il corpo delle dininità. Per cui si preparavano focacce che, al posto della farina, erano fatte di grano macerato a lungo in acqua e latte profumati di fiori d’arancio, con uvetta passita e frutta candita. La somiglianza con la pastiera napoletana è a dir poco sorprendente, no?
Io ho voluto immaginare i semi di questo “pane” come simbolo di nuova vita: il seme penetra nella terra, germoglia la pianta, esplode dal buio alla luce. E che porti una rinascita di buoni sentimenti…
Un “pane” senza lievito e senza impasto, ricco di semi. Quei semi che fino a pochi anni fa erano relegati a cibo per canarini… o poco più.
Cosa è cambiato?
La scoperta che fanno bene, contengono tanti elementi nutrizionali da essere stati inseriti nella quotidianità. Senza esagerazione, ovviamente.
Stamattina ero al telefono con la mia amica Francesca Natali, le ho detto che nella newsletter avrei parlato di questo pane e lei mi ha fatto capire come sia importante aggiungere dei semi in un’insalata, o preparare un pane come questo.
Sono ottime fonti di fibre che contengono anche principi nutritivi come vitamine, proteine e acidi grassi essenziali poli-insaturi quali l’acido alfa-linolenico (ALA) un grasso essenziale appartenente alla serie degli omega 3. E siccome l’organismo umano non è in grado di sintetizzarlo autonomamente, è bene inserirlo nella nostra alimentazione. Aiutano l’organismo a funzionare al massimo, nutrendolo, calmando e regolarizzando gli ormoni, normalizzando il metabolismo, proteggendo gli organi, aiutando a dimagrire e diminuendo l’infiammazione nel caso di patologie. In più, regolarizzano il colesterolo e mantengono in salute cuore e cervello.
Tra i semi, quelli di chia, oltre ad essere ricchi di omega 3 e proteine (18%) definite di alta qualità (in quanto apportano tutte e nove gli ammminoacidi essenziali) sono fonte di minerali, quali manganese, calcio, fosforo, rame, selenio, magnesioInfine. Pensa che questi chicchi così piccoli troviamo anche numerosi antiossidanti, tra cui acido clorogenico e caffeico, quercetina e campferolo.
Cosa aggiungere di più? Che basta una fetta per avere un buon senso di sazietà che duri a lungo. E che se acquisti l’avena certificata senza glutine avrai un pane perfetto per i celiaci.
Ora, se hai gli ingredienti, prendi una ciotola, un mestolo di legno. E il gioco sarà semplice e divertente! Ecco la ricetta.
50 g di semi di girasole
70 g di semi di zucca
100 g di semi di lino
150 g di fiocchi di avena
30 g di semi di chia
50 g di noci (o nocciole) spezzettate
2 cucchiaini di sale
60 ml di di olio extravergine di oliva
500 ml di acqua (può essere utilizzata anche acqua di cottura delle verdure)
Scaldo il forno a 180°C.
Metto tutti i semi in una ciotola e li mescolo con un cucchiaio.
Aggiungo l’olio e l’acqua, mescolo e lascio riposare per almeno un’ora (a volte preparo la sera e cucino la mattina).
Rivesto uno stampo da plumcake con della carta da forno precedentemente bagnata e verso l’impasto.
Cuocio per 25 minuti. Tolgo lo stampo e proseguo la cottura con la carta per altri 30 minuti.
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