Natale, semplificare e organizzare al meglio
Mancano cinque giorni al Natale. E poi saranno tavolate, tombolate, aperitivi; piccoli e grandi ricevimenti, per grandi e piccini. Qui i miei consigli per semplificare, organizzare, e qualcosa in più.
Pronti?
Questa è decisamente la stagione che amo di più. Allo stesso tempo la più faticosa.
Un Christmas party come quello che faccio ogni anno a Milano e che dura una intera giornata metterebbe KO chiunque. Eppure sono qui, attiva più che mai. Ma non perché mi piace o perché ho una buona residenza, ma perché riseco a gestire meglio il tempo. Ecco alcune immagini del party.






Cosa ho preparato? Un buffet goloso al mattino, poi nel pomeriggio ho cambiato il setting delle tavole e allestito un aperitivo che si è trasformato in una piccola cena con un piatto caldo, confortevole e avvolgente, come lo è il risotto con lo zafferano (quello Dop dell’Aquila!).
Più passano gli anni e più aggiusto il tiro. In fondo è una questione di esercizio. Di metodo. Come quando gli appassionati della corsa decidono di partecipare a una maratona. Tutto si impara, volendo. Gestire il respiro, allenare i muscoli e la resistenza. Così, si impara a gestire tempi e menu. Spesa, casa, lavoro ecc.
Qui cerco di darti dei piccoli input e delle dritte per semplificare. Perché la parola d’ordine è proprio quella.
Semplificare
Nel mio piccolo, ho fatto tesoro di tanti ricevimenti in casa, quindi elaborato strategie e quindi metodo di lavoro.
Quando sento amiche che pensano di preparare il 20 dicembre pallottine microscopiche per 20 persone dico… è follia! Vero, le polpettine fanno parte della nostra tradizione (abruzzese), immancabili con il brodo e il cardo. Ma se il tempo è poco, gli aiuti mancano, non si è riusciti a farle in anticipo e metterle in freezer, meglio desistere. A cinque giorni dal Natale devi adottare una soluzione B. Ad esempio, le scrippelle, arrotolate con del formaggio e irrorate con brodo caldo. Risparmi come minimo tre ore di tempo. Perché oltre alle pallottine c’è il cardo, e non è cosa da poco pulirlo, togliendo per bene i filamenti, lessarlo ecc.
Dunque, il brodo con polpettine e cardo lo faremo a gennaio. È vero, mi dicono, ma è Natale. Io rispondo che non possiamo più permetterci quei pranzi che preparavano i nostri nonni. Non abbiamo più quel tempo e quegli aiuti.
Tuttavia, le feste in casa sono piacevoli. Faticose, sì, ma è il regalo più bello che possiamo fare ai nostri cari. Un ricordo che resta indelebile nel tempo.
Bisogna imparare a semplificare.
Senza ricorrere al ristorante, dove possiamo andare tutto l’anno. Lo so, mi inimicherò tante persone e chiedo scusa anche agli amici chef. Ma io preferirei che i ristoranti rimanessero chiusi nel giorno di Natale. Perché è l’unica festa dell’anno che (almeno in teoria) vede le famiglie riunite.
Abbiamo persone che lavorano in ospedale o in una compagnia di aerei o treni, sono servizi essenziali. Ma il ristorante… ? Anni fa un mio amico chef mi disse che da anni non festeggiava il Natale con sua mamma ormai anziana. Gli dissi, il prossimo anno chiudi. E così fece, la mamma venne a mancare dopo poco tempo…
Quante persone lavorano in un ristorante e sono costrette a lavorare e non poter dedicare quella giornata ai propri cari? Think about!
E allora, anche se stretti e sappiamo cucinare pochi piatti, facciamo un piccolo sforzo. E impariamo a essere razionali e centellinare il poco tempo, distribuirlo bene e far sì che quel poco che abbiamo a disposizione sia ritenuto così prezioso da non sciuparlo.
E se la parola (verbo) d’ordine è semplificare, falla tua, scrivila ovunque!
Parto dai miei passaggi fondamentali. Carta a penna alla mano. Iniziamo con le liste.
Il menu. Ben studiato, perché le pietanze siano armonicamente messe insieme. Evita i fritti se non sono essenziali, razionalizza. Evita ripetizioni di colori e ingredienti. E pensa anche alla praticità.
La spesa, ben ragionata è fondamentale per un’economia di tempo e perché se qualcuno viene delegato, abbia istruzioni più chiare possibili. Prenditi del tempo per fare questo esercizio: dopo aver stilato il menu, estrapola le ricette, stampale o trascrivile sommariamente. Studiale, per capire la tempistica, così sarà più semplice fare le tue liste e calendario.
Calcola bene i tempi di preparazione e cottura delle singole pietanze. E, udite udite, aggiungi quei minuti nascosti: la spesa, quindi gli spostamenti; la pulizia delle stoviglie e della cucina (organizza meglio il tuo lavoro!); ma io conterei anche lo smaltimento della spazzatura, la pulizia dei contenitori! Infine, la sistemazione delle stoviglie. Quindi aggiungi sempre 10 minuti (minimo!) a ogni ricetta.
Ragiona su cosa puoi fare contemporaneamente, organizza, organizza!
Non preparare mai una sola cosa alla volta. Io, ad esempio, quando entro in cucina, inizio sempre con la preparazione dei brodi e delle preparazioni base, il soffritto, il formaggio grattugiato (non ricorrere a quello già grattugiato, please! Basta un frullatore. Risparmierai involucri da buttare e soldi!). E una volta impostate quelle preparazioni, procedo con la cottura di più piatti, uno in forno, uno sul fornello; intanto preparo una pasta brisè o una meringa. Organizza, sincronizza, e riorganizza.
Non meno importante - anzi ritengo fondamentale - aggiungere degli imprevisti nel calcolo del tempo. Sembra niente, ma un messaggio, una telefonata, un ingrediente che manca, portano via tanto tempo. E tutto si accumula. Motivo per cui, spesso preferisco lavorare durante la sera o al mattino presto, evitando distrazioni (il cellulare, buono e caro, ci ha sottratto molto tempo, tienilo a mente!). Di sicuro il mio telefono non squilla durante la notte, al limite arriva un messaggio dai miei figli (sono in America), ma niente più. E poi, la loro replica è composta da monosillabi, quindi non mi rubano tempo!
Detto tutto questo, passo a darti i miei suggerimenti per cinque ingredienti-preparazioni da avere sempre a disposizione.
Soffritti di base: aglio-olio per una spaghettata o delle verdure da ripassare in padella. Cipolla; sedano, carota e cipolla la base di tante preparazioni; porro o porro e cipolla, per minestre e per risotti. Lo preferisco alla cipolla. Un soffritto ben fatto, cotto a fiamma dolce per lungo tempo, senza far denaturare l’olio né bruciare il vegetale. Sembra cosa da poco ma se consideri che per preparare un buon soffritto occorrono circa 20 minuti. Quell’olio condirà verdure al forno, ad esempio. E tagliare a pezzi delle verdure (10-15 minuti) e cuocerle in forno (30-40 minuti) sarà una passeggiata!
Frutti di bosco congelati. Per una salsa utile sia per i dolci, sia per i formaggi, ma anche per un arrosto di carne bianca o dei bolliti (aggiungendo un pochino d’aceto). In padella sciolgo una noce di burro, unisco un cucchiaio di zucchero (o più, se la sala accompagna un dolce) e faccio cuocere per pochi minuti.
Briciole dei pasta frolla: si preparano in anticipo, con o senza avena. All’occorrenza, basta preparare della frutta (mele, pere) aggiungere anche della frutta essiccata e secca. Condire con poco zucchero, del succo di limone, qualche spezia (tutto a piacimento) disporre in una teglia da forno. Spargere le briciole ancora congelate, cuocere in forno circa 40 minuti fino a quando si sarà formata una crosta dorata
Tartellette di pasta phillo, un vero must! Io li ho già preparati messi in una scatola ermetica, una parte offerti durante il mio Christmas party insieme a ricotta e mostarda di fichi
(altro ingrediente che a casa mia non manca mai). Ne ho già parlato lo scorso anno (se scarichi l’applicazione accedi all’archivio delle newsletter) ma per comodità ti riscrivo la ricetta: ritaglio 9 fogli di pasta phillo, ottenendo dei quadrati di 10 cm. Spennello ogni quadrato con dell’olio o burro sciolto. Sovrappongo 3 quadrati alternando gli angoli, e li sistemo negli stampi da mini-muffins. Faccio cuocere fino a doratura, in forno caldo a 180°C per 10 minuti circa. Puoi prepararne in abbondanza, le conservi in una scatola chiusa per 20 giorni, anche più.
Base meringa. È la base dolce che puoi preparare diversi giorni in anticipo, al momento opportuno monti la panna e aggiungi della frutta, castagne, e come sempre, completa con una salsa. Di frutti di bosco, di coccolato, caramello salato. Puoi farla ogni volta con ingredienti diversi, sarà sempre un dolce squisito che accontenta tutti
E con un biglietto speciale, made in L’Aquila, con tombolo fatto a mano (un bel regalo! in vendita presso la libreria Colacchi) io ti auguro di trascorrere un Natale sereno, di riposarti, se puoi. E di godere ogni momento delle festività. E se puoi, ricordati di chi ha bisogno di un sorriso, una stretta di mano, una telefonata di vicinanza.


Con un tutto il mio cuore
Francesca







