L’organizzazione in cucina #2
Un po’ di regole da tenere sempre a mente per una cucina veloce e semplificata.
La mia settimana spesso inizia così, un caffè e le liste…
Buongiorno e ben trovati!
Innanzitutto qualche aggiornamento sui miei corsi di cucina: ho spostato il prossimo, previsto per l’8 maggio, alla settimana successiva, 15 maggio. È dedicato alla cucina cinese, in particolare ai dim sum, letteralmente “cibo che tocca il cuore”! Sono stuzzichini serviti soprattutto nelle prime ore del mattino, mentre si beve il tè. E trovo che possano essere gradevoli da inserire nei nostri aperitivi.
L’appuntamento è alle 11, a Milano, in via Via Luigi Canonica 54, di fronte al negozio Kathai. Faremo la spesa, scopriremo ingredienti nuove e salse esotiche, chi vorrà potrà lasciarsi tentare anche dalle ceramiche, ci fermeremo anche in altri negozi. Per chi vuole seguire solo la lezione, l’appuntamento è alle ore 13:30. Cucineremo insieme i ravioli in foto, frittelle con cipollotti, panini ripieni e cotti al vapore, costine di maiale glassate, e per finire le crostatine con la crema.
Per maggiori informazioni puoi oppure contattarmi qui o via social.
La lezione successiva è il 22 Maggio ore 18. Un menu composto da piatti veloci, perfetti in previsione di ricevimenti estivi quindi meno complicazioni possibili senza rinunciare al buon sapore. Maggiori dettagli nella prossima newsletter.
Il 12 giugno ore 10, la lezione conclusiva dell’anno, come sempre dedicata al buffet estivo.
Infine, un invito speciale: a Vinci, a poca distanza da Firenze, il 16 Maggio. Se vuoi partecipare manda un messaggio.
E ora si passa alla cucina, o meglio, all’organizzazione in cucina. Argomento a me molto caro, perché fondamentale e perché - lo dico per esperienza - si può sempre imparare o migliorare. Ne ho parlato già in precedenza, in una delle mie prime newsletter.
È qualcosa che nessuno ti insegna, a meno che non hai un esempio in casa. Io - sono onesta - ho imparato con il tempo, facendo tesoro di errori e accumulando ragionamenti quando dovevo affrontare ricevimenti per 50, 80 persone. O quando, facendo lezione, mi appuntavo la tempistica che poi quasi regolarmente sfioravo.
Durante il mio soggiorno americano (sono rientrata ieri) mi sono resa conto come sia importante imparare già da ragazzi. Appena si inizia a cucinare. Altra considerazione: credo sia davvero molto importate insegnare ai nostri figli a farsi da mangiare. Quando vanno a vivere per conto proprio può essere divertente andare a cena fuori o prendere un pezzo di pizza da mangiare a casa (davanti alla tv e senza apparecchiare la tavola). Alla lunga non è sostenibile. Sia per un discorso economico, sia per un discorso di salute. Saper fare la spesa e farla in modo razionale e funzionale è molto importante. Cucinare in modo semplice il pasto per la sera o quello da portare in ufficio/università è fondamentale!
Sono andata in America per trovare i miei figli, e appena arrivata a Washington, o meglio DC, come è chiamata la capitale, dove vive Niccolò, ho iniziato a dare delle dritte per la cucina e la casa, la lavanderia, le camicie da stirare. Lui si è traferito da poco in una nuova casa che divide con altri tre ragazzi, tutti con le racchette a portata di mano, appassionati o maestri di tennis. Sport e buon mangiare sono sicuramente due motivi di unione. Ragazzi allegri, ridono tanto, indubbiamente una cosa buona. Come si dice, gente allegra, ciel l’aiuta!
Drew, americano, viene verso di me e si presenta. Mi dice «Niccoló maks sure that the house is clean». In pratica mette tutti in riga, esige casa pulita ordinata. Io stento a crederci. Proprio lui? Confesso, un pizzico di soddisfazione da mamma che ha sempre “rotto” (dicono così i figli adolescenti, no?) quando vedevo camere in disordine o indumenti sporchi fuori dai cesti, o tavola apparecchiata male. Non esagero se ti dico che ero sconcertata nel vedere che proprio lui come prima cosa mette sulla tavola le tovagliette, tovaglioli di carta e non il rotolo di carta assorbente… e quando finisce di cenare si occupa della lavapiatti e borbotta se qualcuno ha disposto male i piatti e dice «se vai a sederti sul divano e non lo fai subito, i piatti rimangono lì per giorni e a me dà fastidio». Really? Ho pensato tra me.
Lunedì pomeriggio avevamo fatto la spesa, io stavo preparando il pollo al curry con il riso al vapore per cena. «Mamma, domani sera siamo in 14. Va bene, no?» Il mio arrivo era noto al gruppo di amici, molti dei quali conosco da tempo, un gruppo affiatato e di questo ne sono contenta perché ricostruire una comunità, quando si vive all’estero, è cosa confortante. Avevo dato una sbirciata alla cucina e agli strumenti. Forno grande e di ottima marca (nelle case americane è fondamentale, anche se lo accendi solo una volta l’anno, per il tacchino e la pumpkin pie del Thanksgiving). Fornelli a induzione, un forno a microonde capiente, un set di padelle e pentole. C’è tutto, penso.
Ci ritroviamo tutti in cucina, attendiamo che il pollo e il riso siano pronti. Abbiamo almeno mezz’ora prima di andare a tavola.
Ed ecco che viene fuori la prima regola:
Il tempo non va sprecato, fossero anche pochi minuti!
«Ragazzi, apparecchiamo. Iniziamo a preparare per domani!»
Io taglio la carne per il ragù in bianco, uno dei due piatti di pasta che ho pianificato. Lascio che Niccolò completi quel lavoro, io taglio le erbe aromatiche. Costano una follia, circa 2 euro per due rametti di rosmarino, nemmeno grandi. In pratica 12 euro per un mix di erbe. A questo punto mi metto a tritarle e preparo anche altro. Ne viene fuori un’altra mia regola
Abbi sempre delle basi pronte (soffritto, brodo)
Quando acquisti le erbe, preparale tutte!
Avrai una risorsa aromatica sempre a disposizione. E non sprechi. Le erbe se non conservate bene si rovinano rapidamente ed è un peccato!
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