La torta gelato
Come prepararla in casa? Quali gusti? Quale torta base? Piccoli e grandi suggerimenti per trasformare questa preparazione così semplice in qualcosa di unico, speciale!
Buongiorno e ben trovati
Dedicare uno spazio a una (semplice, quesi banale) torta gelato potrà sembrare eccessivo, ma far bene le cose semplici ci rende davvero unici. E non solo in cucina.
Giorni fa riflettevo sul fatto che ci vengono date tante informazioni, ma più ne abbiamo, più rischiamo di confonderci. Pensa solo a cosa è avvenuto nel campo della nutrizione.
Io negli anni universitari seguivo la cosiddetta dieta dissociata, molto in voga ai tempi, a pranzo carboidrati e verdura (a volte anche legumi) a cena proteine e verdure… frutta, latte o yogurt a colazione e spuntini. Poi anni fa una dottoressa nutrizionista, mi disse che era un sistema sbagliatissimo, che dovevo sempre aggiungere proteine, che dovevo cambiare la colazione con i cereali o le fette biscottate (sempre detestate) e un “velo” di marmellata (NO miele).
Successivamente, un’altra dottoressa mi disse NO ai cereali a colazione, fanno malissimo (Ossignore - pensai - poveri bambini cresciuti a latte e cereali!). Il latte ovviamente NO, e mai più scremato perché non contiene niente. Niente cibi light, mi raccomando, il colesterolo non dipende dai grassi ma dagli zuccheri. Mai, assolutamente mai, le gallette di riso. Indice glicemico alto, le temperature altissime per produrle favoriscono la formazione di acrilammide, sostanza cancerogena. E allora semi di chia, l’avena, per tanti anni…
Due anni fa il mio fisioterapista (un po’ alternativo ma bravissimo, l’unico che mi ha risolto un problema importante dopo avevo consultato tanti specialisti) mi ha detto che tutti i dolori di cui soffriamo dipendono dallo stato infiammatorio, lo zucchero il primo incriminato, il glutine. E i semi semi di chia? Ah NO, fanno malissimo! A colazione caffè e ghee, ma solo quello fatto in cima alle montagne e da un certo produttore… e NO all’ avena, ti intossica.
E il famoso digiuno intermittente? NO! È messo in discussione da molti medici - mi disse - è da praticare solo di tanto in tanto.
Ora mi sorge spontanea una domanda, non è che con tutti questi NO si finisce per avere un rapporto peggiore con il cibo? Io vedo che molti fanno colazione con cappuccino e cornetto, all’ora di pranzo si fanno code davanti a una famosa focacceria-paninoteca. Nascono gelaterie come funghi e sono sempre piene. E gli aperitivi? Ne vogliamo parlare? Ieri sera passando in corso Garibaldi sono rimasta stupita dalla quantità di gente che consumava l’aperitivo, saranno state migliaia di persone.
Dunque?
Forse, dico forse, sarebbe opportuno tornare al poco e buono dei nostri nonni e aggiungerei tanto buon senso…
Oggi in cucina abbiamo tanti imput, ricette ovunque (in Italia sono oltre 3000 solo i siti dedicati), programmi tv, per poi finire con l’abbandono dei fornelli, cibo pronto e delivery a portata di mano…
E allora?
Poco, buono, semplice la risposta. A cominciare dalla scelta degli ingredienti, oculata e rispettosa del lavoro che c’è dietro.
Nessuno acquista più le riviste perché bastano i video. I corsi di cucina base? No, non vanno più, si sa già tutto. Eppure una buona lezione aiuta molto. Leggere - come in tutti i campi - ti darà informazioni utili. Quello che trovo importante è farsi delle proprie idee. Ragionare.
Ci sarà sempre chi ti dice questo sì questo no. Il sale negli albumi da montare, sì o no?Quando hai un dubbio, la cosa migliore è testare sul campo. Beh, puoi anche mandarmi un messaggio, cerco di rispondere a tutti.
Puoi chiedermi una consulenza, parliamone.
Ieri, mentre testavo delle ricette per un ricettario che sto scrivendo (ti dirò presto) riflettevo su una banalità, la scorza di limone grattugiata. Grattugiata sottilmente va bene per un dolce. Il suo aroma vi si diffonde bene e lo caratterizzerà. Ma se preparo un risotto e lo aggiungo come complemento finale, è preferibile usare un riga limoni (costa poco e ti consiglio di averlo in casa). La percezione del limone sarà molto diversa. Avvertirai quel sapore di tanto in tanto, e sarà molto piacevole.
Mi prenderai per matta, lo so, ma se leggi questa newsletter è perché - come me - ami approfondire.
Ti do un compitino e poi fammi sapere: prepara un’ insalata di pomodori e aggiungi della scorza limone, grattugiata e a filetti, e poi mi dici.
Sarà il caso i passare alla torta gelato. Vero?
Che io sia una sostenitrice del gelato a fine pasto, lo sai bene. Il NO però è la vaschetta di polistirolo a tavola. Come scrivo su Appunti d’Estate (libro che puoi acquistare qui) ci sono molti modi per servire il gelato.
Uno, sicuramente, la torta.
Sì, lo so, possiamo acquistarne una già fatta. Ma vuoi mettere portare in tavola qualcosa di tuo, personalizzato?
Puoi fare come ho fatto io, in una giornata dai pochi minuti liberi. Senza mettere altro, solo gelato.
Una cosa da tenere a mente è l’armonia dei sapori.
Puoi fare come ho fatto io. In una casa meno attrezzata ho usato la pellicola per rivestire lo stampo. Ma poi quelle grinze sono davvero brutte, quindi? Copri con panna.
Decora bene… Il look conta sempre molto!
Ma volendo mettere una torta base, quelle sciogliamo?
Deve essere morbida e non deve sbriciolarsi. Quindi da evitare le torte tipo plum cake, troppo ricca di burro e il suo sapore sarebbe prevalente sul gelato. Nulla toglie, però, che tu possa usare una fetta di plum cake o ciambellone, meglio ancora se tostato, servirlo con del gelato e - obbligatorio! - una salsa dolce, a base di frutta o di cioccolato. Cosa da riservare a serate in famiglia.
Ottime basi sono sia la daquoise (di mandorle o pistacchi), sia la meringa, sia la torta al cioccolato, tipo la tenerina, anche se non strettamente necessario, io le bagno sempre, serve a dare aroma.
La base migliore a mio avviso rimane sempre il pan di Spagna, leggero, soffice. Sostituibile con i savoiardi, preferibili quelli sardi, l’ importante che la bagna si sposi con gli altri ingredienti. Per farla, porta a ebollizione 250 ml di acqua con una scorza di arancia o limone e 120 g di zucchero, togli dal fuoco quando lo zucchero si è sciolto e una volta freddo unisci 40-80 ml di liquore dolce che si sposi bene con gli altri ingredienti.
La scelta del gelato è molto personale.
Ti dico le mie: due, massimo tre: fior di latte o panna che dir si voglia o crema, insieme a nocciola o pistacchio. Sono quelli che si trovano facilmente in commercio.
Cioccolato, bene, ma se fondente. A meno che non faccia un tris. A quel punto è d’obbligo una salsa d’accompagnamento tipo crema inglese. Ma non servirei mai una torta gelato al cioccolato di sera (a meno che non si tratti di un buffet). La digestione è inevitabilmente compromessa e il cioccolato, essendo eccitante potrebbe rendere difficoltoso il sonno. Dobbiamo sempre pensare al benessere dei nostri ospiti.
Il gelato alla frutta tende a sciogliersi facilmente quindi prestiamo attenzione. Un’unione che a me piace molto è il gusto pesca con gelato allo zabaione. E tanti amaretti sbriciolatati tra uno strato.
Ah, dimenticavo, un altro suggerimento: puoi acquistare del croccante, tritarlo grossolanamente, aggiungi del caffè o liquore poco prima di metterlo tra gli strati di gelato e vedrai che successo avrà la tua torta gelato!
Nel video che segue vedrai anche la tavola, apparecchiata con tovaglietta, di cui ho parlato nella precedente newsletter (quando e come usarla, negli approfondimenti riservati agli abbonati)
Come sempre ti consiglio di scaricare l’applicazione Substack perché troverai tante newsletter interessanti a seconda dei tuoi interessi!
E se voglio unire un biscotto?
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