La frutta autunnale, dalla tavola al dolce.
Che bella, così in sintonia con i colori di questo periodo. Semplicemente perfetta per le composizioni a tema. In più, una torta brioche con susine.
Mi capita spesso di riempire un’alzata con tanta frutta. La sposto, in un gioco quasi quotidiano, dal bancone della cucina al tavolo, a volte aggiungo qualche fiore intorno. Tolgo una mela, metto una pera. Melagrana o fichi d’India ci sono spesso.
Se ci pensi, forse, è la stagione migliore per preparare delle composizioni con la frutta. I colori sono perfetti, mai eccessivi, mai troppo vivaci o invadenti. Seguono il flusso delle giornate, hanno un po’ di quella melanconia dell’autunno, e la cosa positiva è che non abbiamo la necessità di tenerla in frigorifero.
La frutta di questo periodo ha ancora la dolcezza che regala il sole, e io ne ho fatto scorta: messo il mosto d’uva in freezer (per i dolci, per gli arrosti di carne), la scrucchiata (marmellata d’uva Montepulciano d’Abruzzo, immancabile nei dolci di Natale) è già in dispensa, riposta nei vasetti.
Con le ultime susine ho preparato una composta, aggiunto del rum, perfetta con il gelato (come dico spesso, basta “personalizzare” un gelato per avere un ottimo dessert! )
Ieri sera, invece, ho impastato. Una pasta poco dolce tipo brioche. Ti passo subito la ricetta perché la colazione del fine settima potrebbe essere un buon motivo per prepararla, fare pratica.
La dose è abbondante, puoi sempre prepararne meno. Ma ti conviene? Io ti consiglio di farla tutta, puoi sempre congelare il di più, ricordati che la fatica è sempre la stessa, sporchi la cucina una sola volta e quando vorrai… è già in freezer!
500 g di farina “forte” tipo Manitoba
25 g di lievito di birra
100 g di zucchero
5 uova di medie dimensioni
150 g di burro a temperatura ambiente
sale
Lavoro circa 150 g di farina con 80 ml di acqua tiepida e il lievito, faccio lievitare il panetto per 1 ora
Sul piano di lavoro dispongo la farina restante e formare una fontana. Al centro mettere le uova battute con lo zucchero e cominciare a lavorare con il panetto lievitato. Aggiungo il sale e quando l’impasto è formato, unisco il burro morbido, poco alla volta, lavorando energicamente l’impasto. Alzo e piego più volte la pasta, e poi formo una palla, faccio lievitare in una ciotola unta, coperta per bene con pellicola.
Ovviamente puoi usare la planetaria, ed è cosa preferibile.
All’impasto brioche tempo fa avevo dedicato una newsletter e spiegato per bene come farla. Se accedi all’archivio puoi andare indietro nei mesi. Puoi farlo scaricando l’applicazione di Substack.
Quando l’impasto è ben lievitato, lo divido e lo stendo in tre stampi, tondi o rettangolari.
C’è a chi piace semplice, con una spolverata di zucchero, chi preferisce una frutta diversa (ottime anche le mele, condite con succo d’acero), chi (io) pensa che le susine tra poco non saranno più disponibili e allora eccole qui, due diversi colori, affettate e disposte alternando i colori. Due cucchiai di zucchero sulla superficie e una lievitazione di un’altra ora (la mia cucina era fredda, se è calda i tempi si accorciano notevolmente).
Cottura a 200°C per circa 35 minuti.
Frutta sulla tavola, dicevo.
Iniziamo dalla prima tavola, apparecchiata lo scorso anno per il un buffet della lezione che in questo periodo dedico al menu d’autunno. Quella di quest’anno sarà mercoledì prossimo. E sono proprio contenta perché… mi piace tantissimo (insegnare-creare un momento conviviale-condividere).
Una composizione grande, fatta con foglie di magnolia, qualche fiore, sì, ma anche tanta frutta, uva, fichi d’India, castagne, melagrana.
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