Insalata di cereali con verdure arrostite. E una tavola molto estiva.
Un piatto fresco, ricco di sapori. Una tavola estiva. In più, il museo nazionale della ceramica (a Napoli), talmente bello da trascorrerci ben quattro ore...
Buongiorno, ben trovati, buon sabato.
Oggi, al di là della cucina, ho più cose da raccontarti.
Tra poco vado a l’Aquila per il Festival delle Città del Medioevo, che ha come argomento "Le città medievali e il cibo". Ieri l’inaugurazione con un intervento di Oscar Farinetti (ieri), che ha sottolineato come il cibo “Non è solo parte della storia, è la storia. Mangiare è la prima funzione dell’essere umano. Se non mangiamo, moriamo. Facciamo tre cose per sopravvivere: mangiamo, dormiamo e facciamo l’amore. Senza queste, la civiltà si sarebbe estinta”.
Oggi e domani, mentre la città sarà animata da eventi, si potranno seguire gli interventi di numerosi studiosi, giornalisti, artisti e ricercatori provenienti da tutta Europa, che racconteranno la storia e l'evoluzione delle città medievali, con particolare attenzione al loro rapporto con il cibo.
A L’Aquila sarò anche il 16 Luglio (nel pomeriggio) per un evento di cui ti parlerò presto, a tema la cucina aquilana. Se sei in zona sarò felice di incontrarti. Un altro appuntamento che ti anticipo, in Abruzzo, è il 21 Agosto, a Castelli, per parlare di ceramiche e qualcosa in più…
Ti racconto anche che lo scorso fine settimana sono stata a Napoli, città che amo molto (amore trasmessomi da mio nonno che la frequentava spesso per motivi di lavoro), perché al di là della bellezza indiscussa, ti basta basta arrivare alla stazione, prendere un taxi per sentirsi già accolti da un clima sempre cordiale e allegro.
Due giornate favolose, visite guidate e persino canzoni napoletane cantate a squarciagola. Una festa bellissima a casa di amici, con un menu dalle mille prelibatezze locali (ah… quelle mozzarelle, ah… quel babà…)
E poi mi sono regalata una mattinata al museo nazionale della ceramica. Una collezione molto importate. I tre piani della Villa Floridiana conservano una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative, oltre 6000 opere di manifattura occidentale e orientale, un infinità di ceramiche.
Una raccolta costituita nella seconda metà dell'Ottocento da Placido de Sangro, duca di Martina, e donata nel 1911 alla città di Napoli dai suoi eredi. Porcellane europee di importanti manifatture del Settecento (tra cui Meissen, Geminiano Cozzi, Doccia, Sevres, Capodimonte). E una notevole sezione di oggetti d'arte orientale, con la collezione di porcellane cinesi di epoca Ming e Qing e giapponesi Kakiemon ed Imari.
Se come me condividi questa passione e vedere delle ceramiche ti regala una Un museo poco conosciuto -ahimè- per gli appassionati una sosta immancabile.
La chicca?
La brocchetta, realizzata in pasta vitrea bianca e argilla fine, di Manifattura Medici (prima foto) che sul fondo ha raffigurata la cupola del Brunelleschi, marchio scelto da Francesco I per la sua manifattura di porcellana, simbolo di Firenze e del potere dei Medici)
.
Straordinaria testimonianza di un precoce tentativo di imitazione della porcellana cinese (di cui a fine 500 ancora non si conosceva la composizione). Si tratta di uno dei circa sessanta esemplari della manifattura medicea sopravvissuti fino ai giorni nostri!
Qui puoi vedere un po’ di immagini
E adesso parliamo di cucina anche se con questo caldo africano ti passa ogni fantasia di metterti ai fornelli, no? Vero anche che se hai a cura la tua alimentazione non puoi evitare di accendere i fornelli. Lo si farà al mattino presto, come ti scrivevo nella precedente newsletter.
Tra parentesi, se non l’hai fatto ti consiglio di scaricare l’applicazione perché ti sarà agevole rileggere tutte le mie newsletter, anche quelle di un anno fa!
Chi ha il mio libro Appunti d’Estate sa bene che non amo né la pasta fredda né le classiche insalate di riso. Il riso freddo, sì (prediligo quello scuro) ma condito in maniera semplice; mentre, se vedo la pasta scolata e passata in acqua e ghiaccio mi sento proprio male, è come sentire il rumore del gesso sulla lavagna.
Qui ti propongo un’alternativa gustosa. Innanzitutto il mix di verdure arrostite o grigliate, che puoi conservare in frigorifero anche più giorni, un ottimo contorno. Se unisci dei cereali, quelli il farro, l’orzo, eventualmente il cous cous, avrai un piatto unico molto gradevole, pratico perché lo puoi preparare il giorno prima. Da portare in ufficio o da consumare a cena, è perfetto per i buffet e cene estive.
Tra l’altro, i cereali, quali l’orzo o il farro, una volta bolliti e fatti raffreddare possono essere conditi con un filo d’olio e tenuti in frigorifero, in contenitori ermetici. Puoi aggiungere una salsa al basilico, o alla maggiorana e poi completare con qualche scaglia di formaggio, bastano dei pomodorini e hai già un buon piatto da portare al mare.
Se hai un po’ di pazienza, preparerai delle verdure in più… e voilà!
Per 4-6 persone
250 g di cereali (in questo caso farro)
1 Kg di pomodorini a grappolo
timo
1-2 peperone
1 melanzana viola
2 zucchine
1 mazzo di basilico fresco
100 g di mandorle pelate e tostate
150 g di caprino fresco oppure stracciata
sale
Cucino il farro in acqua bollente salata per 30 minuti circa.
Lo scolo e lo faccio raffreddare allargandolo in una teglia. Tengo da parte.
Scaldo il forno a 200°C.
Dispongo i pomodorini nella teglia, li condisco con sale, olio (se vuoi aggiungi aglio e timo) per farli poi cuocere per 30 minuti circa.
Affetto sottilmente le zucchine e le melanzane, quindi le griglio.
Lavo, asciugo i peperoni e li dispongo sulla teglia del forno sotto il grill, li faccio arrostire girandoli più volte. Tolti dal forno, li metto in una ciotola, copro con pellicola e dopo mezz’ora li spello facilmente. Taglio a fettine sottili e poi a pezzetti.
Preparo il condimento frullando il basilico fresco, lavato e asciugato, con le mandorle e 50 ml di olio extra vergine d'oliva, due cubetti di ghiaccio e sale a sufficienza.
Riunisco tutte le verdure in una ciotola, salarle, condisco con parte della salsa. Dispongo prima il farro nel piatto di portata (lo so la tentazione è condire il farro con il pesto, ma il piatto risulterebbe “sporco”. Quindi aggiungo le verdure, infine completo con qualche cucchiaio di salsa, il formaggio, fiori eduli per abbellire il tutto!
E si va a tavola. Tovaglia a righe, sempre molto allegra. Le tovagliette (per il galateo non andrebbero, lo so, ma fanno colore!) fucsia le mie sono La Gallina Matta. Infine, i piatti di ceramica di Castelli (bottega storica di Antonio di Simone).
Le ultime peonie. Nel vaso, messe di lato per non ostacolare la vista dei commensali Qualche fiore di campo nel vasetto. E via.
Ti auguro uno splendido fine settimana
Un caro saluto
Francesca