E pavlova sia!
Con tutto quello che devi sapere per non avere più paura di fare una meringa favolosa.
Buongiorno e ben tornati!
Oggi… a tutta meringa! Con un dolce perfetto in ogni occasione, ottimo per il brindisi di fine anno o per l’Epifania.
Se fare la meringa ti ha sempre intimorito, in questi giorni - meno frenetici, si spera - potresti provare di nuovo; potresti fare pratica, così se non esce bene hai tempo per riprovarci.
Sono certa che se seguirai per bene le mie spiegazioni (anche in video) ti riuscirà benissimo già al primo tentativo.
Le meringhe sono tante, si differenzino per le proporzioni fra ingredienti e per il metodo di lavorazione. Oggi parliamo della meringa per la pavlova, un dolce di origine australiana (o neozelandese) e che negli ultimi anni è diventato molto popolare.
Credo sia il dolce che in assoluto ho preparato di più e da più tempo. E ti confesso che a me le meringhe, ben asciutte, piacciono poco. Troppo dolci per i miei gusti (più cuociono e si asciugano, più senti lo zucchero) ma quando per la prima volta - trenta anni fa - ho assaggiato la pavlova, me ne sono innamorata. La consistenza, l’unione con la panna e la frutta…
Da allora l’ho fatta e rifatta.
E per esperienza ti dico che basta poco e il risultato cambia. Ad esempio, basta montare troppo gli albumi e il guscio avrà delle grinze.
Ma noi non dobbiamo pensare di fare il dolce perfetto come quello esposto nelle vetrine delle pasticcerie. Piuttosto curiamo un po’ di più la tavola.
Fare un buon dolce, questo sì. E se ci sono delle imperfezioni, beh, spesso possiamo rimediare! Conoscere meglio un po’ di tecnica (i cosiddetti segreti, che segreti non sono…) ti aiuta a non commettere errori e avere buoni risultati!
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