Appunti di tavole #1
Una tavola dai colori invernali. Ideale per una serata informale, per un il brunch o il pranzo della domenica...
Buongiorno e bentrovati!
Io sono rientrata a Milano dopo due settimane piene passate a Singapore, dal caldo al freddo, dal tramonto alle 7 a quello delle 5 e mezza. Ma sono stata davvero bene e mi sono rigenerata facendo il pieno di amici da salutare e posticini nuovi da scoprire.
Ci sono i viaggi di famiglia, quelli con le amiche, e poi ci sono i viaggi in solitudine. Ecco, io da molti anni ho scoperto questo tipo di viaggio. Certo, non scelgo di andare in un posto di mare e di stare in spiaggia tutto il giorno da sola. Non sarebbe nelle mie corde! Scelgo, piuttosto, delle città e di poter esplorare nuovi posti, o di tornare in quelli dove ho vissuto o trascorso del tempo. Vado quasi sempre dove so che posso contare su dei riferimenti. Il mio primo viaggio da sola? Nel 2004. Mia madre venne a Singapore, lasciai a lei gli allora bambini e andai a Pechino per un fine settimana. Un’amica cinese mi fece fare un’esperienza indimenticabile, portandomi in posti inaccessibili a un turista. Tre giorni tra mercati, gallerie d’arte e negozi insoliti.
Viaggiando da sola mi godo appieno quei momenti, seguo i miei interessi e i miei ritmi, piuttosto lontani da quelli di mio marito. Lui ha la passione della moto, della vela, dello sci. Io non scio più, non amo andare in moto e al mare aperto preferisco la terra ferma. Io mi alzo all’alba e scalpito per uscire, lui in vacanza preferisce prendersela con comodo. E allora quando mi è possibile, parto. Da sola. E in quei viaggi “miei”, riprendo energie vitali. Al ritorno, puntualmente, scrivo tanti appunti. Così è stato anche ieri, stilando il programma delle mie prossime lezioni a Milano.
A Febbraio due lezioni impostate sulla praticità, per invogliare a cucinare e portare in tavola piatti equilibrati (più vegetali!), ma cercando di essere ben organizzati in modo da economizzare tempo! A Marzo, un afternoon tea per entrare nell’affascinante mondo del tè. In più, la tradizionale festa di Primavera. Ad Aprile una lezione pratica dedicata agli impasti lievitati. Infine, una per scoprire dei sapori diversi.
21 Febbraio ore 10:00 La mia cucina vegetariana. Con tante preparazioni di base funzionali alla realizzazione di diversi piatti.
26 Febbraio 2024 ore 19:00 Facile, veloce, buono. Per una settimana ben organizzata e menu molto equilibrati.
6 Marzo ore 15:00 Il Tè, che passione. Con Francesca Natali, una delle più grandi esperte di tè in Italia. Faremo un viaggio culturale nell’affascinante mondo del tè. Lo degusteremo con preparazioni salate e dolci.
20 Marzo 2024 ore 10:00 Festa di Primavera. Un menu per buffet e una tavola dedicata alla stagione ci porta verso l’estate.
10 Aprile 2024 ore 18:00 Gli impasti lievitati. Tutti con le mani in pasta per imparare a fare brioche, croissant sfogliato, maritozzi, danesi, veneziane, cinnamon rolls. E i bomboloni!
17 Aprile ore 11:00 Sapori e saperi dell’Asia. Una giornata dedicata alla scoperta di tradizioni culinarie diverse. Appuntamento a Chinatown, al supermercato Katay per acquistare gli ingredienti per fare dei dim sum. Chi preferisce partecipare solo alla lezione l’appuntamento è a casa alle 14.
In più, un appuntamento particolare. Una gita a Torino per visitare la Fondazione Accorsi, prendere un buon caffè con pasticcini per poi andare alla casa/negozio di Roberto Borsalino, un antiquario di grande cultura, un luogo per appassionati del vintage e di oggetti per la casa e la tavola.
La data fissata è il 29 Marzo con partenza prevista alle ore 9 circa dalla stazione Porta Garibaldi di Milano e rientro in serata.
Per tutte le informazioni e iscrizioni mi puoi contattare via mail.
La torta brioche con scarola (nella newsletter di due settimane fa) è perfetta per un pranzo informale.
E ora passiamo alla tavola di oggi. Una tavola definita country style. Perfetta per una serata informale. O per un brunch o pranzo della domenica. Una tavola con tovaglia a quadri, i colori sono intensi, quelli della Natura intorno, il verde è spento, così il rosso e l’arancio.
Sono partita dalla tovaglia, un elemento che spesso determina lo stile della tavola e sicuramente nei nostri armadi ne abbiamo diverse.
Un tempo si diceva che ne occorresse una per ogni occasione. Non poteva mancare quella bianca, di fiandra, e un’altra più importante, ricamata, che serviva per le grandi occasioni, le feste di battesimo o comunione che si svolgevano sopratutto in casa. E poi le altre, per la quotidianità. E casomai quella ricamata ad hoc abbinata a determinato servizio di piatti.
Oggi le tovaglie sono un po’ in disuso, le pratiche tovagliette all’americana la fanno da padrona. Io devo dire che opto per una soluzione o l’altra anche a seconda del tavolo. Ne ho uno con la base in ferro e il piano in vetro, un po “freddo” per i miei gusti, se metto le tovagliette generalmente copro anche la parte centrale. A quel punto meglio una tovaglia (con mollettone, sempre!)
E devo dire che esistono in commercio tante possibilità di tessuti che richiedono una manutenzione semplificata e non hanno bisogno di essere inamidate alla perfezione.
Recentemente ne ho scoperti alcuni davvero molto belli la cui trama ricorda i motivi dei tessuti tradizionali abruzzesi ma sono realizzati in modo che dopo il lavaggio basta stenderli bene, oppure metterli nell’asciugatrice con programma delicato e poi direttamente sulla tavola.
Intanto ti lascio subito vedere il video.
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